I sentieri di Spigno Saturnia
Camminando sui Monti Aurunci
Spigno Saturnia è posizionato sul versante orientale del Monte Petrella (1533 m.s.l.m.), la cima più elevata dei Monti Aurunci, e la vetta a picco sul mare più alta del Mediterraneo. Tra le altre vette presenti nel territorio montano, vanno menzionate Monte Sant'Angelo, Cima dello Stretto, Monte Strampaduro, Monte Forte e Monte Fammera.
Tra i luoghi di maggiore interesse naturalistico inoltre, si segnalano Fossa Juanna, la Valle di Spigno, Valle Gaetana e la sorgente di Fontana Canale.
Anticamente, le zone montuose erano abitate e frequentate dalla comunità dei pastori locali, dagli agricoltori (le vallate erano coltivane sopratutto a grano), dai tagliatori dei boschi, carbonai e dagli operai delle neviere, dediti alla trasformazione della neve in ghiaccio per rifornire sopratutto il porto di Gaeta.
Queste antiche vie, oggi rappresentano una estesa rete sentieristica, tracciata dal Club Alpino Italiano, per raggiungere gli ambienti più rappresentativi.
I percorsi a piedi dei Monti Aurunci a Spigno Saturnia
- CAI 913 Masseria Santilli-Monte Petrella - Difficoltà EE (Lunghezza: 6,68 km - Quota minima 400 m, quota massima 1535 m, dislivello totale 1221 m.)
Sentiero tra i più impegnativi del territorio, con dislivello di 1000 metri. il tracciato si divide tra il percorso antico, visibile ancora grazie alle pietre lastricate, e la strada aperta dalle forze alleate (divenuta negli anni succesivi utile ai tagli) durante il maggio del 1944 per lo sfondamento della Linea Gustav. Il percorso inizia da una stradina sterrata per poi diventare un tipico sentiero di montagna che, salendo di quota, attraversa ambienti diversi caratterizzati da boschi di conifere, un bosco misto di roverelle, carpini, castagni (alcuni di essi di notevole dimensioni e segnalati tra i secolari negli archivi dei Carabinieri Forestali), fino ad arrivare alla imponente faggieta, a quota 1000 metri. Con una breve deviazione si raggiunge la terrazza sul Golfo di Gaeta: il Monte Sant'Angelo. Il sentiero prosegue prima verso il Monte Campetelle e poi con un tratto a zig-zag sulla pietraia, suggestiva in primavera per la fioritura di crochi e viole, fino a raggiungere la vetta più alta della catena aurunza, il Monte Petrella.
Accessibilità: non accessibile a passeggini e persone in carrozzina, non presenti dispositivi di orientamento per non vedenti e ipovedenti - Punti di acqua: no
Segnaletica: presente segnaletica orizzontale e verticale CAI - Periodo consigliato: da marzo ad ottobre.
- CAI 913b Cese di Oglio - Monte Petrella - Difficoltà E (Lunghezza: 1,40 km - Quota minima 1287 m, quota massima 1535 m, dislivello totale 248m.)
Sentiero "alternativo" al percorso Monte Sant'Angelo - Monte Campetelle per raggiungere la vetta del Petrella in un tempo ridotto. Consigliato come "anello" di discesa senza rinunciare alla meravigliosa vista del Monte Sant'Angelo.
Accessibilità: non accessibile a passeggini e persone in carrozzina, non presenti dispositivi di orientamento per non vedenti e ipovedenti - Punti di acqua: no
Segnaletica: presente segnaletica orizzontale e verticale CAI - Periodo consigliato: da marzo ad ottobre.
- CAI 913c Fontana Canale - Monte Sant'Angelo - Difficoltà E (Lunghezza: 0,87 km - Quota minima: 1288 m; quota massima: 1404 m, dislivello Totale: 116 m.)
Breve percorso che si sviluppa su un antico tratturo necessario al rimboschimento della zona, per raggiungere la terza cima dei monti Aurunci, la terrazza di Monte Sant'Angelo, attraverso boschi di faggi e conifere. Il sentiero parte da uno dei punti più iconici dei Monti Aurunci, la sorgente di Fontana Canale, luogo frequntato dai pastori per abbeverare il bestiame. Alla sorgente si arriva seguendo fino in fondo la strada carrabile che dal borgo di Maranola in Formia, conduce alle spalle del M. Redentore, che nell’ultimo tratto è percorribile solo da fuoristrada. La sorgente rappresenta una delle fonti alle quote più alte dei Monti Aurunci, e , pur se di portata esigua, costituisce un’importante risorsa per l’attività pastorizia.
- CAI 963b Cisterna Cupa - Monte Forte - Difficoltà E (Lunghezza: 3,37 km - Quota minima: 990 m; quota massima: 1321 m, dislivello Totale: 330 m.)
Il sentiero parte dalla cisterna “Cupa” della località Morroncelli di Esperia e attreversa tutto il pianoro della Valle, uno dei luoghi più belli e suggestivi dei Monti Aurunci, un tempo ambiente coltivato a cereali e destinato alla pastorizia. Superata La Valle di Spigno, in corrispondenza di Sella Strampaduro, il sentiero sale sulla sinistra. il cammino si sviluppa con un discreto dislivello verso la cima di Monte Forte, prima con un ambiente boscoso, per poi lasciare spazio alla pietraia tipica dei Monti Aurunci. La vetta del Monte Forte è un meraviglioso punto di osservazione della catena appenninica e della sottostante vallata di Campo di Venza e Guado del Faggeto. Per raggiungere Monte Forte, è possibile percorre anche il sentiero 968 fino alla forcella di Sella Strampaduro.
Accessibilità: non accessibile a passeggini e persone in carrozzina, non presenti dispositivi di orientamento per non vedenti e ipovedenti - Punti di acqua: scarsa e non potabilizzata.
Segnaletica: presente segnaletica orizzontale e verticale CAI - Periodo consigliato: da marzo ad ottobre.
- CAI N. 968 Biviano – Monte Petrella - Difficoltà EE (Lunghezza: 8,48 km - Quota minima: 394 m; quota massima: 1535 m; dislivello Totale: 1215 m.)
Poco più in alto del borgo storico di Spigno Saturnia Superiore inizia uno dei sentieri più impegnativi dei Monti Aurunci, caratterizzato da un importante dislivello che dalla quota di circa quattrocento metri porta alla vetta del Monte Petrella, la cima più elevata della catena aurunca. Dalla località di Biviano e fino alla sella di Monte Strampaduro, attraverso un antico sentiero costruito su un selciato di pietra prima, e nella roccia nell'ultimo tratto, si sale attraverso tratti di macchia mediterranea, boschi di roverella, carpini neri, ornielli, aceri fino ad arrivare ad uno dei tratti più incantevoli del percorso, poco prima di raggiungere la Sella di Monte Strampaduro, dove un tappeto di erbe spontanee vi condurrà attraverso un percorso sensoriale unico, grazie alla presenza di salvia, origano, timo e altre "essenze" dei Monti Aurunci. Dalla sella si procede attraerso una fitta faggetta, con un percorso agevole, fino alla , grande dolina di Fossa Juanna, luogo leggendario di streghe e riti magici. Proseguendo verso la forcella di Fossa Juanna, si devia sulla sinistra percorrendo la valletta delle Campetelle, per poi arrivare con un ultimo strappo, verso il Monte Petrella. Da qui, il panorama mozzafiato permette di vedere con una visuale a 360 gradi, dalle Isole Pontine al promontorio del Circeo, dai Monti Lepini ai Monti Simbruini-Ernici, dai Monti delle Mainarde ai Monti del Matese, dal Vesuvio alle Isole del golfo di Napoli.
Accessibilità: non accessibile a passeggini e persone in carrozzina, non presenti dispositivi di orientamento per non vedenti e ipovedenti - Punti di acqua: no
Segnaletica: presente segnaletica orizzontale e verticale CAI - Periodo consigliato: da marzo ad ottobre
- CAI N. 968b Rifugio La Valle - Loc. Cisternole - Difficoltà E (Lunghezza: 800 m (andata) - Quota minima: 1062 m; quota massima: 1222 m; Dislivello Totale: 159 m.)
Breve sentiero di collegamento attraverso la faggeta tra il rifugio La Valle e il sentiero 968 che sale verso il Monte Petrella.
Accessibilità: non accessibile a passeggini e persone in carrozzina, non presenti dispositivi di orientamento per non vedenti e ipovedenti - Punti di acqua: no
Segnaletica: presente segnaletica orizzontale e verticale CAI - Periodo consigliato: da marzo ad ottobre.
- CAI N. 969 Spigno Vecchio – Monte Fammera - Difficoltà E (Lunghezza: 7,32 km; Quota minima: 300 m; quota massima: 1168 m; Dislivello Totale: 848 m.)
Il sentiero parte dall'abitato di Spigno Saturnia Superiore e nella sua prima parte coincide con una comoda strada prima cementata e poi sterrata. La prima "fermata" è presso la Fonte La Ripa, dove sono presenti sulla parete gli affreschi di una antica chiesa rupreste dedicata alla Madonna della Neve (XII-XIII secolo). Dopo un dislivello importante, il sentiero entra in fitto bosco di cerro che gradualmente cede il passo al faggio. Numerosi sono anche gli spazi occupati da catagni secolari. Dopo aver raggiunto il pianoro di località Vallocce, si procede per Fammera di Spigno per poi proseguire verso la cima del Fammera, con una salita impegnativa (passaggi anche con ausilio delle mani) che costeggia lo strapiombo roccioso del Monte Fammera. La cima (1.163 m.) offre vista panoramica sulla Baia Domizia fino al Golfo di Napoli e le isole, dalla valle del Sacco alla valle del Liri, dalla valle dell'Ausente fino al golfo di Gaeta.
Accessibilità: non accessibile a passeggini e persone in carrozzina, non presenti dispositivi di orientamento per non vedenti e ipovedenti - Punti di acqua: inizio percorso
Segnaletica: presente segnaletica orizzontale e verticale CAI - Periodo consigliato: da marzo ad ottobre.
- CAI N. 970 Valle Gaetana - Monte Fammera - Difficoltà E (Lunghezza: 2,4 km; Quota minima: 878 m; quota massima: 1168 m; Dislivello Totale: 290 m.)
Il sentiero parte dal territorio del Comune di Esperia. La prima parte del percorso è abbastanza agevole e si distreca su un tracciato con traiti boscosi e a tratti assolati. Zona di rimboschimento degli anni '60 e '70 del XX secolo, dove è possibile ancora ammirare particolari specie di pinaceae e non di rado incontrare moscardini (Muscardinus avellanarius ). Dalla cima a strapiombo del Monte Fammera, il panorama è molto suggestivo e spazia dalla sottostante Valle del Liri a nord, alla Valle dell'Ausente a est fino alla linea di costa.
Accessibilità: non accessibile a passeggini e persone in carrozzina, non presenti dispositivi di orientamento per non vedenti e ipovedenti - Punti di acqua: no
Segnaletica: presente segnaletica orizzontale e verticale CAI - Periodo consigliato: da marzo ad ottobre
- CAI N. 970b Valle Gaetana - Fammera di Spigno - Difficoltà T (Lunghezza: 2,5 km; Quota minima: 841 m; quota massima: 943 m; Dislivello Totale: 102 m.)
Il sentiero 970b parte dal territorio del Comune di Esperia, per poi entrare dopo pochi metri nel pianoro di Valle Gaetana nel comune di Spigno Saturnia. Il percorso è una piacevole passeggiata tra macchie boschive e prati di pasoclo ideale per una camminata in famiglia, che si conclude all'incrocio con il sentiero n. 969 proveniente da Spigno Saturnia.
Accessibilità: non accessibile a passeggini e persone in carrozzina, non presenti dispositivi di orientamento per non vedenti e ipovedenti - Punti di acqua: no
Segnaletica: presente segnaletica orizzontale e verticale CAI - Periodo consigliato: tutto l'anno