Balvano oggi

Attualmente il paese conta circa 1960 residenti, di cui molti domiciliati nella zona rurale che circonda il paese.

Numerosissimi sono invece i balvanesi che, per mancanza di occupazione, sono emigrati nel nord dell'Italia o all'estero (soprattutto in Germania). La maggior parte della popolazione attiva è occupata nel campo agricolo e pastorizio o è impiegata nelle fabbriche.

Alle tradizionali attività lavorative, infatti, si è affiancata una nuova realtà industriale il cui "fiore all'occhiello" è lo stabilimento della Ferrero Dolciaria S.p.A. . Non si è puntato, invece, per migliorare le condizione socio-economiche del paese ed avviare uno sviluppo economico e duraturo, sulla vocazione prevalentemente agricolo-zootecnica della popolazione; nè tantomeno si è tentato di valorizzare risorse ambientali esistenti per uno sviluppo di tipo turistico o agrituristico: è questa la strada da percorrere! Bisognerebbe valorizzare le diverse risorse e realtà locali... pena la perdita di identità culturale da parte della popolazione e la "morte" del paese.

Il segno tangibile di questa lenta ed inesorabile discesa sono l'abbandono, da parte dei giovani, delle campagne e la tendenza, sempre più diffusa, ad andare via da Balvano... purtroppo non solo per motivi di lavoro, ma anche per fare una semplice passeggiata serale! Tutto questo nonostante il paese offra scorci paesaggistici, sentieri montani, antichi vicoli del centro storico e un'aria salubre degni di nota. Per non parlare poi dei prodotti culinari del posto!

A Balvano, dove a volte il tempo sembra essersi fermato, si possono gustare gli squisiti piatti e prodotti tipici della tradizione lucana, che ancora continuano ad essere confezionati secondo le antiche tecniche di preparazione, le quali si tramandano da secoli dalle vecchie generazioni alle nuove. In ogni caso il paese è tanto cambiato rispetto al passato, ma non sempre è migliorato. Esempio lampante di questo peggioramento è l'edilizia.

Nel 1980, a causa del tragico sisma, le abitazioni sono andate quasi completamente distrutte (soprattutto quelle più antiche, situate ai piedi del castello, che rendevano il paese un caratteristico borgo medievale) ma - purtroppo - la tipologia e la modalità degli interventi di ricostruzione del centro storico hanno creato un tessuto edilizio completamente diverso da quello originario ed estraneo al contesto storico-architettonico locale.

Inoltre con il tempo si stanno perdendo molte tradizioni, come per esempio l'antica fiera del bestiame, che avveniva il 10 giugno e il 10 novembre di ogni anno, occasione di ritrovo e di festa per la gente di campagna e di paese nonchè vivace nota del posto. Negli ultimi anni, purtroppo, questa fiera si è ridotta ad un comunissimo mercato di abbigliamento e non è più possibile assistere alle curiose trattative per la vendita di un animale... anche perchè l'allevamento del bestiame (in passato occupazione primaria di numerosi balvanesi) ormai è stato quasi totalmente abbandonato (almeno dai giovani). Una tradizione che invece è ancora viva è quella riguardante un particolare prodotto di artigianato locale: qui infatti molti anziani continuano ad intrecciare i rami di salice creando dei particolarissimi manufatti come cesti, panieri e "spasette" (che sono delle spianate circolari su cui si dispone la pasta fatta in casa per farla asciugare).

Balvano offre un ritmo di vita tranquillo e rilassato, lontano dallo smog cittadino e dallo stress metropolitano; d'estate poi si anima con numerose iniziative che creano momenti di incontro collettivo.

All'interno del piccolo centro si organizzano infatti due sagre, la sagra del "cavatiedd" (un tipo di pasta fatta in casa), organizzata dall'Avis Sezione di Balvano e la sagra dei dolci organizzata dall'associazione culturale "Cristiano Proliano" Si organizzano, altresì, serate di cinema all'aperto, gare di organetto e tarantelle e conferenze su argomenti di vario e diffuso interesse.

Ci sarebbero tante altre cose da aggiungere, perchè la conoscenza su questo paese possa arricchirsi, ma il modo migliore e più piacevole per scoprire tutto ciò è - sicuramente - concedersi qualche giorno di relax e venire a visitare Balvano di persona... ne varrà sicuramente la pena!!

Data:
19-10-2021

Balvano oggi

Attualmente il paese conta circa 1960 residenti, di cui molti domiciliati nella zona rurale che circonda il paese. Numerosissimi sono invece i balvanesi che, per mancanza di occupazione, sono emigrati nel nord dell'Italia o all'estero (soprattutto in Germania). La maggior parte della popolazione attiva è occupata nel campo agricolo e pastorizio o è impiegata nelle fabbriche. Alle tradizionali attività lavorative, infatti, si è affiancata una nuova realtà industriale il cui "fiore all'occhiello" è lo stabilimento della Ferrero Dolciaria S.p.A. . Non si è puntato, invece, per migliorare le condizione socio-economiche del paese ed avviare uno sviluppo economico e duraturo, sulla vocazione prevalentemente agricolo-zootecnica della popolazione; nè tantomeno si è tentato di valorizzare risorse ambientali esistenti per uno sviluppo di tipo turistico o agrituristico: è questa la strada da percorrere! Bisognerebbe valorizzare le diverse risorse e realtà locali... pena la perdita di identità culturale da parte della popolazione e la "morte" del paese. Il segno tangibile di questa lenta ed inesorabile discesa sono l'abbandono, da parte dei giovani, delle campagne e la tendenza, sempre più diffusa, ad andare via da Balvano... purtroppo non solo per motivi di lavoro, ma anche per fare una semplice passeggiata serale! Tutto questo nonostante il paese offra scorci paesaggistici, sentieri montani, antichi vicoli del centro storico e un'aria salubre degni di nota. Per non parlare poi dei prodotti culinari del posto! A Balvano, dove a volte il tempo sembra essersi fermato, si possono gustare gli squisiti piatti e prodotti tipici della tradizione lucana, che ancora continuano ad essere confezionati secondo le antiche tecniche di preparazione, le quali si tramandano da secoli dalle vecchie generazioni alle nuove. In ogni caso il paese è tanto cambiato rispetto al passato, ma non sempre è migliorato. Esempio lampante di questo peggioramento è l'edilizia. Nel 1980, a causa del tragico sisma, le abitazioni sono andate quasi completamente distrutte (soprattutto quelle più antiche, situate ai piedi del castello, che rendevano il paese un caratteristico borgo medievale) ma - purtroppo - la tipologia e la modalità degli interventi di ricostruzione del centro storico hanno creato un tessuto edilizio completamente diverso da quello originario ed estraneo al contesto storico-architettonico locale. Inoltre con il tempo si stanno perdendo molte tradizioni, come per esempio l'antica fiera del bestiame, che avveniva il 10 giugno e il 10 novembre di ogni anno, occasione di ritrovo e di festa per la gente di campagna e di paese nonchè vivace nota del posto. Negli ultimi anni, purtroppo, questa fiera si è ridotta ad un comunissimo mercato di abbigliamento e non è più possibile assistere alle curiose trattative per la vendita di un animale... anche perchè l'allevamento del bestiame (in passato occupazione primaria di numerosi balvanesi) ormai è stato quasi totalmente abbandonato (almeno dai giovani). Una tradizione che invece è ancora viva è quella riguardante un particolare prodotto di artigianato locale: qui infatti molti anziani continuano ad intrecciare i rami di salice creando dei particolarissimi manufatti come cesti, panieri e "spasette" (che sono delle spianate circolari su cui si dispone la pasta fatta in casa per farla asciugare). Balvano offre un ritmo di vita tranquillo e rilassato, lontano dallo smog cittadino e dallo stress metropolitano; d'estate poi si anima con numerose iniziative che creano momenti di incontro collettivo. All'interno del piccolo centro si organizzano infatti due sagre, la sagra del "cavatiedd" (un tipo di pasta fatta in casa), organizzata dall'Avis Sezione di Balvano e la sagra dei dolci organizzata dall'associazione culturale "Cristiano Proliano" Si organizzano, altresì, serate di cinema all'aperto, gare di organetto e tarantelle e conferenze su argomenti di vario e diffuso interesse. Ci sarebbero tante altre cose da aggiungere, perchè la conoscenza su questo paese possa arricchirsi, ma il modo migliore e più piacevole per scoprire tutto ciò è - sicuramente - concedersi qualche giorno di relax e venire a visitare Balvano di persona... ne varrà sicuramente la pena!!

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